Tecnologie
Le piante vengono micronizzate tramite un procedimento di criotriturazione (triturazione a freddo).
Si tratta di una tecnica completamente naturale, basata sulle proprietà del freddo intenso e dell'azoto, gas totalmente neutro: esso viene iniettato nel sistema (non tocca direttamente la pianta) allo stato liquido, quindi ad una temperatura di -196°, mentre è in funzione il mulino criogenico: ciò permette di polverizzare finemente la pianta fino ad ottenere una perfetta micronizzazione, senza alcuna degradazione dei componenti della pianta stessa.
Se la pianta fosse triturata o semplicemente micronizzata, il procedimento svilupperebbe calore e distruggerebbe gran parte degli enzimi, delle vitamine e dei costituenti più fragili. Questo non avviene con la criotriturazione, in quanto le piante ricche in oli essenziali o in principi attivi instabili o volatili conservano fino al 30% dei principi attivi in più se vengono lavorate con la metodica del freddo. Inoltre, grazie ad accorgimenti tecnici, le piante non entrano in contatto con l'azoto liquido, che provocherebbe la rottura delle catene enzimatiche.
Con la criotriturazione si ottiene una polvere molto fine, di granulometria pari a circa un micron, che mantiene inalterati e perfettamente bioassimilabili i principi attivi della pianta lavorata.